mercoledì, marzo 15, 2006

 

Il profeta dello psicodramma


Jacob Levi Moreno

Di Renzo Editore

Jacob Levi Moreno è un protagonista della psicologia e della psichiatria moderna. Si deve a lui l'invenzione della sociometria e dello psicodramma, la terapia di gruppo basata sull'incontro pubblico, la catarsi, l'azione e lo sguardo.
Con il manifesto Invito ad un incontro del 1914, la fondazione del Teatro Improvvisato e del Giornale Vivente, Moreno supera la barriera tra platea e palcoscenico negli stessi anni del Teatro nel teatro di Pirandello e invita gli spettatori a uscire dall'anonimato e dalla solitudine per rappresentare in pubblico la loro realtà sociale e individuale.
Le proposte di animazione di Moreno, nate a Vienna all'inizio del secolo in risposta alla psicoanalisi freudiana, sono state trapiantate in America dove hanno profondamente influenzato la tecnica di altre scuole, dalla terapia sistemico-relazionale alla Gestalt, dalla teatroterapia alla psicoanalisi dei bambini e degli adolescenti.
Questa autobiografia non è solo il romanzo dello psicodramma, ma il diario di uno scienziato e poeta straordinariamente sincero che illustra aspetti inediti della cultura mitteleuropea tra le due guerre.
La vitalità dello psicodramma ha attraversato un intero secolo di ricerche psicologiche ed è oggi proiettata nel futuro del mondo dello spettacolo, della scuola e della comunicazione interpersonale.

Jacob Levi Moreno (1889-1974), psichiatra europeo ma vissuto a lungo negli Stati Uniti, fu il fondatore della sociometria, consistente nello studio sociologico svolto con metodi quantitativi e con specifica attenzione ai comportamenti interpersonali. Usò lo psicodramma come terapia di gruppo e fu autore di importanti opere: Chi sopravviverà? (1934), Sociometria e scienza dell’uomo (1951), Psicodramma (1959-69) e, presso la nostra casa editrice, Gli spazi dello psicodramma (insieme alla moglie Zerka Toeman Moreno), Un matrimonio da fare e Psicomusica.


 

I cercatori di Dio


Una riunificazione della mistica cristiana e della fisica dei quanti nella sincronicita di C.G. Jung

Remo Roth

Di Renzo Editore

L’Autore, psicologo e psicoterapeuta junghiano, indaga sul processo archetipico della trasformazione inconscia dell’immagine cristiana di Dio da una Trinità in una doppia Trinità. Questo processo emergeva già nella gnosi e nella mistica cristiana, nonché nell’alchimia di Paracelso. Poiché però queste ultime non erano state in grado di risolvere il problema della liberazione del femminile e del divino nella materia, proprio questo evento archetipico riappare nella Fisica dei quanti. Questa rinnovata immagine divina corrisponde al famoso Sigillo di Salomone (Stella di David) e simboleggia l’Opus degli alchimisti, la mistica del santo svizzero Niklaus von Flue, il Chakra del cuore dei tantrici, la via dei Sufi, il principio di sincronicità di Jung... e l’energia atomica della Fisica dei quanti.


 

A scuola di sogni


Sante Di Renzo

Di Renzo Editore

Una raccolta di interpretazioni di sogni raccontati per iscritto da ragazzi di una scuola media e approfonditi insieme a loro. Nei testi sono stati mantenuti tutti gli errori commessi nelle loro elaborazioni, ciò non soltanto per favorire una più immediata comprensione di quello che potrebbe essere chiamato il “testo reale”, ma anche per l’indubbio interesse rappresentato da certi errori, in virtù della loro capacità di veicolare significazioni allo stesso tempo profonde e dirette. L’errore di distrazione, come solitamente viene chiamato, acquista infatti un’indubbia dignità ermeneutica, nel senso che offre aperture ai nostri tentativi di interpretazione.


 

Psicologia della profezia


Giorgio Antonelli

Di Renzo Editore

Esiste un lato ombra della medicina in cui medico e paziente, pur nel disincanto voluto dalla tradizione occidentale, e in particolare dall’etica della professione, sono mossi da motivazioni prevalentemente inconsce, tessute dalla nostalgia di un rapporto privilegiato che, all’alba della civiltà, legava malato e guaritore in un nesso così intimo da simulare il rapporto sessuale. In questa ombra si agitano le figure scaturite dalla pressione esercitata dalla civiltà occidentale nel suo moto: il censore, l’amante mancato, il compagno pietoso, tutte maschere che nella pratica medica il terapeuta istituzionale di volta in volta indossa. Affiora nel paziente l’angoscia per una speranza delusa: la guarigione come dono e rinascita. Insorge nel medico il disagio del mancare alla promessa.

Giorgio Antonelli è psicoterapeuta a Roma. Autore di numerosi libri, dirige insieme a Aldo Carotenuto e Amedeo Caruso il Giornale Storico di Psicologia Dinamica, organo ufficiale del Centro Studi di Psicologia e Letteratura.

Con Di Renzo Editore ha pubblicato:
Il mare di Ferenczi
Sapere il deserto


martedì, marzo 14, 2006

 

Perversione e musicalità

Un contributo alla dinamica della perversione

Imre Hermann

Di Renzo Editore

Questo libro postumo di Imre Hermann, che insieme a Sándor Ferenczi e Michael Bálint, fu uno dei principali rappresentanti della Scuola psicoanalitica di Budapest, tratta l’argomento del quale si occupò durante gli ultimi anni del suo lavoro: la psicologia della perversione.
Hermann fondò la sua teoria sulla concezione di Ferenczi del senso erotico della realtà che, nella normalità, si sviluppa in collegamento con le fasi della sessualità infantile e delle fantasie autoerotiche fino alla eterosessualità genitale. Sulla base di osservazioni cliniche, Hermann trovò che in molti pazienti pervertiti l’orientamento accentuato verso l’udito piuttosto che verso la visione fissava lo sviluppo del senso erotico della realtà a un livello infantile perché, come egli riteneva, il mondo delle voci trasmette un’idea effimera e incerta della realtà stessa.


 

La mia vita per l'inconscio


Aldo Carotenuto

Di Renzo Editore

L’esperienza artistica e quella analitica, secondo Aldo Carotenuto (1933 - 2005), docente di Psicologia della Personalità all’Università La Sapienza di Roma, sono accomunate dal fatto che, pur partendo da una riflessione solitaria, si trasformano lentamente in una ricerca dei significati universali. Così, come l’arte è una continua risposta agli interrogativi che l’artista si pone durante il percorso della sua esistenza, anche la psicoanalisi ha un grande valore autobiografico perché il destino del paziente e quello dell’analista si fondono in una ricerca mirata alla trasformazione reciproca. Il libro, e la scrittura in particolare, sono una testimonianza efficace di ciò che si deve intendere realmente per guarigione psicologica.
Con Di Renzo Editore ha pubblicato Nel mondo dei sogni
.


 

La seduzione delle bugie

Paul Ekman

Di Renzo Editore

L’Autore descrive i segreti del mentitore e i trucchi del mestiere di colui che non vuole lasciarsi ingannare, senza mai dimenticare però che, dietro ogni bugia, c’è anche un pizzico di poesia. Ekman ritiene che la bugia sia un’arte che richiede capacità innate, un puro atto di fantasia che, come tale, può ritenersi creativo, tanto per chi le dice quanto per chi si lascia convincere, quasi una via di fuga dalle costrizioni del vivere quotidiano.

[Prefazione di Aldo Carotenuto]


 

Sognare

Una nuova visione mente-cervello

J. Allan Hobson

Di Renzo Editore

A cento anni dalla nascita della psicoanalisi e alla luce delle nuove scoperte delle neuroscienze, ecco un’occasione per fare il punto della situazione. Perché sogniamo? Che senso hanno le immagini oniriche? Quale sarà il futuro della mente nell’era del cervello? Queste sono solo alcune delle domande che Allan Hobson, professore di Psichiatria presso la Harvard Medical School, ha sviluppato in questo dialogo, in cui da una breve analisi dell’idea di sogno quale “via regia” dell’inconscio, passa alla chimica dei sogni, ripercorrendo un cammino tra psicoanalisi e scienza.


 

Nella mente di un criminale

Jonas Rappeport

Di Renzo Editore

L’Autore, decano della psichiatria forense americana, fornisce un brillante spaccato della società americana, tessendo le linee di intersezione tra psicologia forense e psicologia clinica. L’una non può escludere l’altra, giacché la conoscenza del crimine richiede la conoscenza dell’uomo e delle mille sfaccettature della sua psiche.


 

La mia odissea dalla filosofia alla psicoanalisi


Adolf Grünbaum

Di Renzo Editore

La psicoanalisi non ha i mezzi per farsi scienza, perché in essa gioca un ruolo troppo forte la suggestione che lega l’analista al proprio paziente.
È questo uno degli spunti critici proposto da Adolf Grünbaum, che in questo Dialogo racconta il percorso che lo ha portato dalla filosofia alla critica delle teorie psicoanalitiche.
La psicoanalisi, ci dice, deve necessariamente tenersi al passo con le nuove scoperte delle neuroscienze e la scientificità non le deriva dall’essersi così diffusa nella società occidentale.
Nella sua disanima della teoria psicoanalitica, Grünbaum affronta numerosi problemi irrisolti dell’eredità freudiana, illustrando la confusione dei termini e i falsi storici.
Il Dialogo contiene inoltre un interessante saggio sui placebo in medicina e in psicoanalisi, soffermandosi sul ruolo della suggestione.

Adolf Grünbaum, professore di Filosofia e ricercatore in Psichiatria all’Università di Pittsburg, autore di numerosi testi, è noto soprattutto per I fondamenti della psicoanalisi (1988), in cui espone la propria critica filosofica alle teorie freudiane.


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