venerdì, dicembre 22, 2006

 

Una malattia chiamata "genitori"


Anne A. Schützenberger e Ghislain Devroede

In maniera del tutto inconsapevole, i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri avi, ci lasciano in eredità problemi non risolti, traumi non “digeriti”, segreti indicibili.Quando le cose non vengono dette, il corpo – lui sì – deve per forza esprimerle: questa è la somatizzazione. Il corpo del bambino – figlio, nipote o pronipote che dir si voglia – qualunque sia la sua età, si trasforma nella voce dell’antenato ferito, nella “parola” del suo trauma.Diventa allora necessario “tirare fuori lo scheletro dall’armadio”, decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene, per liberarsi – alfine – dal “freddo” che ci hanno portato dentro.

Anne Ancelin Schützenberger è professore emerito di psicologia all'Università di Nizza e co-fondatrice dell'Associazione Internazionale di Psicoterapia di Gruppo. La sua esperienza è nota a livello internazionale, soprattutto per la psicoterapia di gruppo e lo psicodramma. È autrice di numerosi libri sull'argomento. Con Di Renzo Editore ha già pubblicato La sindrome degli antenati (2004).

Ghislain Devroede, specialista in disfunzioni dell’apparato digestivo, professore di chirurgia all’Università di Sherbrooke, in Québec, è autore di testi sul rapporto tra malattia e problemi psicologici.

martedì, dicembre 05, 2006

 

Gli stati modificati della coscienza



(Marco Margnelli, Gli stati modificati della coscienza, a cura di Emidio Alessandrini. Di Renzo Editore, Roma, 2006)

Tutti noi che abbiamo conosciuto Marco Margnelli ricordiamo anche la sua capacità di didatta e soprattutto la passione che lo ha spinto alla ricerca ed allo studio dei fenomeni della mente che ancora oggi, per una gran parte, man­tengono la loro natura se non di mistero, almeno di profonda incertezza e di imperfetta conoscen­za. Per questo ci affascinano, come e anche di più di altre aree che interessano la vita umana, perché essi, che sembrano ristretti nella sia pur limitata zona dell'organo che è il cervello, non hanno confini né di spazio né di potenzialità e sono tanto commisti e confusi con gli elementi dell'ani­ma e della spiritualità da far ritenere del tutto irri­solvibili certi quesiti per i quali, da sempre l'uo­mo, in un modo o nell'altro, ha mostrato interesse e curiosità. Margnelli, questi problemi se li è sem­pre posti ed ha impiegato buona parte delle sue forze intellettuali per cercare, se non la soluzione difficile, almeno la conferma, filtrata dalla sua mente di ricercatore, della loro consistenza. Questo libro è, in un certo senso, una condensata antologia dei principali e più originali argomenti trattati in modo particolare da Margnelli nella sua lunga ed impegnativa opera di ricerca scientifica. Gli argomenti esposti, per le teorie in essi consi­derate e i risultati raggiunti, sono quelli che ci hanno maggiormente fatto conoscere lo studioso e sono coordinati e condotti in una realtà postu­ma sotto forma di un dialogo (appunto improbabi­le) da Emidio Alessandrini, amico e collaborato­re di Margnelli, teologo ed esperto di tematiche che riguardano la psicopatologia e l'uso dell'esor­cismo.

I fenomeni più intriganti per la loro discussa natu­ra, alcuni dei quali ai limiti tra la psicologia, la psichiatria e la pura spiritualità, come le stigmate, le estasi, le esperienze mistiche e quelle di pre­morte, sono riportati nelle stesure originali con le parole dell'autore. Le analisi, le valutazioni e i cri­teri scientifici descritti vengono accolti nel conte­sto della "neurofisiologia dell'insolito", anche se talvolta la coscienza di qualche lettore può forse generare spontaneamente una specie di contromi­sura che tende a confutare certi particolari dell'e­vento. Ma tutto ciò, comunque, non disturba. Non si tratta quindi di una intervista formale ma piuttosto di un dialogo compiacente anche se, appunto, improbabile, che rende quasi intima­mente discorsiva e comprensivamente logica l'e­sposizione di argomenti affascinanti, anche al di là del supporto scientifico che tuttavia presentano. Credo che le intenzioni del curatore, che riescono efficacemente ad ampliare la conoscenza delle ricerche di Margnelli, condotte seriamente all'in­terno di un argomento difficile, sottolineino ulte­riormente e nello stesso tempo l'importanza dei risultati riportati. Di ipnosi, a parte i riferimenti storici, se ne accenna quanto basta per ricordare certi impieghi come elemento di ricerca e di spe­rimentazione, con valutazioni oggi abbastanza desuete secondo i concetti moderni della natura della trance.


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